Mangiare a scuola: qualità e sostenibilità

febbraio 9, 2012 § Lascia un commento

Oggi in Commissione Educazione l’Assessore all’educazione e la Presidente di Milano Ristorazione hanno ascoltato consiglieri e genitori delle commissioni mensa. Tanti interventi, argomenti diversi e tante richieste di discontinuità dalla gestione precedente. Ho sempre pensato che il servizio di ristorazione scolastica sia in primo luogo un Servizio e quindi che siano necessarie politiche di indirizzo che non devono avere nel criterio del risparmio economico il faro illuminante, ma che sia indispensabile pensare prima a ciò che consente le migliori condizioni di qualità per i bambini, ma a cascata per la città intera: quindi più attenzione ai cibi, alla sostenibilità, cioè meno plastica meno trasporti, meno sprechi e rifiuti, e più attenzione alla qualità della relazione tra piccoli e grandi in questo momento di crescita. Nel mio breve intervento di oggi alcune proposte: le commissioni mensa sono un valore aggiunto e non un punto critico, madri e padri che mettono a disposizione tempo ed energie per un bene comune, dovrebbero avere un riconoscimento dentro i Consigli Scuola e d’Istituto; la plastica dei piatti può essere sostituita dal materb-bi? Il criterio di questa scelta non può essere solo il maggiore o minore costo del materiale, ma ciò che fa meno male all’ambiente cioè a noi, e i bicchieri usa e getta possono essere sostituiti da bicchieri in plastica dura che il comune può regalare ad ogni bimbo (magari cominciamo dalle materne, e magari lo sponsor si trova pure); l’amministrazione deve dare a chi fornisce il servizio linee di indirizzo chiare e lineari e renderle pubbliche; il contratto di servizio con MIRI deve essere applicato senza le storture e gli aggiustamenti indebiti degli ultimi anni. Alcuni importanti passi avanti sono già stati fatti nei criteri introdotti nei bandi per le forniture (rapporto di 60% e 40% tra economicità e qualità delle derrate, sostenibilità degli imballaggi e trasporti, tracciabilità e km 0), ritorno alle termiche in inox come da contratto. Manca ancora la definizione di un organismo di controllo indipendente, e un pensiero più articolato sul centro cucine di Sammartini, che tanto (troppo) è costato; ma ho fiducia che ci sarà discontinuità con la gestione precedente e che un’altra modalità e qualità del servizio sia possibile.

Dai piccoli comuni l’esempio: cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori migranti. Condividiamo?

gennaio 28, 2012 § Lascia un commento

Ultimo pensiero per ringraziare Matteo, un giovane amministratore presidente della Provincia di Pesaro che con una delibera ha promosso un atto non semplicemente simbolico: la cittadinanza onoraria dei bambini residenti a Pesaro nati da genitori stranieri. In questi giorni, mentre qualcun’altro fa della dietrologia sul tema, mi sembra importante dirgli grazie e provare a seguirne l’esempio.Ho finito poco fa di scrivere una bozza di odg da condividere con altri consiglieri e proporre in consiglio lunedì

La scuola materna che vorrei

Maggio 4, 2011 § Lascia un commento

Ieri sono stata all’inaugurazione di una scuola materna in viale Suzzani dove Mariolina Moioli ha tagliato il nastro, come peraltro aveva già fatto 7 mesi fa (nella stessa scuola…). Ma vogliamo di più delle messinscene elettorali, perchè le scuole dei più piccoli in questi anni, hanno perso qualità, nonostante i proclami dell’Assessore. E i genitori se ne rendono ben conto, e hanno scritto una lettera aperta ai candidati sindaco, come cita l’articolo di  oggi di repubblica.

Ripensiamo alle scuole dei più piccoli come luoghi di educazione e non di pura custodia, dove abbiamo perso centinaia di educatrici,  che vanno reintegrate, dove non possiamo più concedere che ci siano 29 bambini per classe, ma ritornare a 25 per classe, dove il rapporto con le famiglie deve tornarei ad essere diretto e di confronto e condivisione.

Scuole d’infanzia le cui carte dei servizi devono essere scritte insieme ai genitori dei consigli scuola e agli educatori, a Torino si fa, dove chi fornisce i pasti deve rispettare il contratto e essere sottoposto a verifiche costanti di un organo di controllo INDIPENDENTE, di cui fanno parte anche i genitori delle commissioni mensa; dove l’attenzione ai bambini disabili è qualificata e le insegnanti di sostegno e di classe sono supportate da formazione di qualità in ingresso e in servizio; dove le ausiliarie tornino ad essere in numero sufficiente e con mansioni che possano garantire il supporto ai bambini, alle maestre ed alla scuola. Dove le strutture siano manutenute  non solo perchè c’è un emergenza.

Proposte e pensieri, sono articolati in questo documento del Gruppo Infanzia PD di cui faccio parte , pubblicato a settembre 2010: (doc_gruppoinfanziaPD)

C’è una città, si dice, amica dei bambini

aprile 26, 2011 § 2 commenti

Con Roberto Piumini, il Trillino Selvaggio e tanti altri proviamo ad immaginare Milano con lo sguardo dei bambini. Possiamo anche spingerci oltre l’immaginazione.

Parco Trotter, via Giacosa 46, dalle 14:30 alle 19:00


Lo specchio ha la mia faccia

aprile 17, 2011 § Lascia un commento

Devo dire che vedere la mia faccia in giro mi fa effetto …”ma non son proprio io, lo specchio ha la mia faccia” direbbe un cantautore che amo molto.

5 metri quadri per bimbo ?

aprile 11, 2011 § Lascia un commento

Perché il benessere dei bambini deve passare attraverso la riduzione della qualità (clicca qui per leggere l’articolo di Repubblica) e essere misurato con freddi calcoli di risparmio: di soldi, spazio, tempo? Vogliamo di più: classi meno affollate, spazi belli accoglienti, tempo lento e tante attenzioni.

I marciapiedi di Milano

aprile 11, 2011 § Lascia un commento

È questa la Milano sempre più attraente e vivibile che ci racconta Letizia ?

Ecco come il Comune si prende cura della manutenzione dei marciapiedi: guardate come si cammina a Milano e pensate ad anziani, bambini,  mamme con i passeggini, a quando tornate dal supermercato con le borse della spesa … . Non pensate che meritiamo di meglio ?

Proviamo a fare un elenco dei marciapiedi “attraenti“? Dalle periferie al centro, per una volta andiamo al contrario. Comincio io con:

Zona Affori: marciapiedi nei pressi della Scuola Elementare di Via Guicciardi  e della Scuola Materna di via Guicciardi 3 (condizioni disastrose: in alcuni punti l’asfalto  è completamente  saltato, in altri a causa di lavori poco curati, l’asfalto non e’ mai stato posato); in via Amilcare Bonomi ed in via Leonardo Bruni è  un’impresa camminarci – sopra pensate spingere un passeggino; via Leonardo Bruni 18, manca l’asfalto ed il marciapiede è in pendenza, qualcuno si è fatto il passo carraio facendo una gettata di cemento, inoltre il manto stradale è in condizioni pessime; via Caianello 17 , manca l’asfalto ed il marciapiede è molto stretto nonostante ci sia lo spazio per renderlo piu’ facilmente percorribile. Trasmettetemi le foto e le informazioni relative al luogo e io segnalerò.

La notte bianca della scuola, la scuola che vogliamo

aprile 9, 2011 § Lascia un commento

Venerdì 8 Aprile, anzi tra venerdì e sabato, si è svolta la Notte Bianca della Scuola. Qui il resoconto:

Cacciapaglia, Marco Rossi Doria, Marilena Adamo, Stefano Boeri, Giovanni del Bene, Marco Campione, Filippo Barberis, Sara Valmaggi, Emilia DeBiasi, gli insegnanti del Gandhi, del Pacle,  lo studente della scuola di cinema, Antonio Scurati … , sono in buonissima compagnia per dire che vogliamo una scuola migliore.

Comincia Cacciapaglia, tre pezzi al piano,  tutti in silenzio scopriamo che alle Stelline la Musica si sente bene.

Giovanni Del Bene, la scuola aperta si può fare.

Marco Rossi Doria, il maestro che tutti vorremmo per i nostri figli, Marilena Adamo – educare fin dall’infanzia e non tagliare proprio lì, dove tutto comincia- l’Assessore che Milano dovrebbe avere al posto  di Moioli.

Letizia, una mamma milanese, parla della fatica delle educatrici, delle scuole che cadono a pezzi, di caldaie che non vanno,delle classi affollate, delle esigue compresenze, di fazzoletti, della carta igienica, tovaglioli che le mamme portano a scuola tutte le settimane.

Io parlo di come a Milano  si potrebbe garantire un pasto di qualità nelle scuole.

Marco Campione legge qualche pagina di David Leavitt, “il matematico Indiano” e lo dedica ai bambini di via Paravia.

Oreglio aleggerisce.

Stefano Boeri parla della scuola come dell’infrastruttura sociale delle cità, altro che Tunnel.

Sara Valmaggi ci dice che la Dote scuola non è una conquista, e che il binomio  Moratti e Formigoni è letale per la scuola.

“Ma se mandiamo a casa la gelmini quante risorse liberiamo????” (Cornacchione.)

Lettera a una professoressa – legge Marilisa d’Amico, per ricordarci cosa vuol dire buona scuola.

Scuole cIviche: Giorgio Bonera: riapriamo i licei civici serali. Filippo : La scuola di cinema di Milano merita di più. Renata : non lasciamo morire il Pacle, riconvertiamolo perchè c’è bisogno di tecnici formati alle lingue.

Io penso: l’occasione c’è – si chiama polo linguistico internazionale, c’è anche la sede: il nuovo edificio di Via Deledda.

Io lo penso e Renata lo dice, a chiare lettere.

Emilia De Biasi parla di scuola  e cultura, senza non si può pensare di avere futuro, parla anche delle scuole Civiche d’Arte, anche quelle dimenticate.E io penso alla ricchezza di futuro che potrebbe avere questa città se avesse il coraggio di investire in tutte queste forme di istruzione e cultura.

Scurati legge un testo che parla degli studenti del liceo e di quelli delle Università.

Filippo conduce benissimo, la serata scorre senza buchi e il minimo rischio di noia. C’è anche la TV.

Arcangela Mastromarco emoziona tutti con una bella filastrocca poetica che ha scritto lei, dedicata ai bambini di Paravia.

Oreglio alleggerisce, ma mica tanto, riso amaro,  e parla anche della matematica sempre presente nella nostra vita.

E tanti altri interventi, forse qualcuno non l’ho segnalato, mi scuso, ma tutti intensi, anche quelli da lontano in video, Pisapia, Maraini, Iacona, De Mauro, Lucchetti, Morricone.

Grazie a tutti vicini e lontani.

Bella sera, la scuola è viva nelle menti di tutti, mettiamola al centro dei pensieri di chi ci governa.

Anzi mettiamola subito al centro dei nostri pensieri, il vento può cambiare in fretta.

Assemblea delle Commissioni mensa. Breve resoconto di una bella serata di partecipazione civica

aprile 9, 2011 § Lascia un commento

Lunedì 4 Aprile si è tenuto l’incontro tra i genitori delle Commissioni Mensa delle scuole servite da Milano Ristorazione.

All’assemblea delle commissioni mensa si comincia proiettando un significativo confronto tra le buone pratiche di altre città, biologico, filiera corta, scelte sostenibili nei trasporti e nelle stoviglie e quello che a Milano succede … . Allora chiediamo che anche a Milano, come  a Torino,  le commissioni mensa entrino a far parte degli organi di controllo,  che si pensi di avere più fornitori come a Roma, che ci siano momenti periodici istituzionali di confronto tra chi fornisce i pasti, il Comune e le commissioni mensa.

Il gruppo di genitori che ha promosso la diffida voleva un confronto sereno con Miri,  dall’altra parte  invece un muro di gomma e nessuna risposta, anzi richiesta di intervento della Camera Arbitrale senza trattativa precedente, con conseguente dilatazione dei tempi… Per far scadere l’azione? Siamo troppo diffidenti, forse? O è veramente un pretesto e  un trucco per perdete tempo? Forse che Miri sia consapevole di aver effettivamente leso un diritto? Di non aver rispettato il contratto? E quindi di rischiare in sede di giudizio?

La risposta vien da sola …

Dice un genitore: “Se torino, Brescia, Trento, riescono a dare un servizio mensa di qualità ( e con solo 11 centesimi in più a pasto, come a Modena, città con meno pasti forniti e quindi con meno margini di risparmio) possibile che anche a Milano non sia possibile?”.

Interviene Stella: il ricorso è sostanziale perchè il comune è controllore e controllato, queste azioni fanno valere i diritti perché adesso ci vogliono soggetto terzi.

Penso io: magari il vento cambia tra qualche mese…

Sempre Stella: il servizio di ristorazione del Comune non dovrebbe avere finalità di business ma di dare qualità.

E qui sottoscrivo in pieno e rilancio, d’accordo con Spigarolo, perché occorre anche pensare a sperimentare modelli differenti di erogazione del servizio (cook &chill) che con lungimiranza possono portare anche risparmi sui costi. Capitolati, tracciabilità degli alimenti, difformità, tutto on line, visibile dalle famiglie…perché bisogna fare accesso agli atti ? È un diritto essere informati su cosa e come mangiano i bambini a scuola.

L’assemblea delle commissioni mensa vota a larghissima maggioranza, con solo due astenuti di procedere con il ricorso!

Queste competenze vanno valorizzate, come? Secondo me, così:

  • Commissioni mensa di diritto negli organi (indipendenti) di controllo della Refezione scolastica
  • Membri delle Commissioni mensa di Diritto nei Consigli di Istituto
  • Presenza con funzione consultiva nei Consigli di Zona,  e se si trasformeranno in municipalità questo conterà per il controllo sui territori, soprattutto se il servizio non avrà più un regime di monopolio, ma sarà aperto a più fornitori,

Perchè mi candido in Consiglio Comunale a Milano

aprile 8, 2011 § Lascia un commento

Amo molto la nostra città, qui sono nata e qui sono cresciuta.

Ma negli ultimi anni l’ho vista cambiare in peggio e diventare sempre più inquinata, trascurata, poco accogliente, difficile, chiusa in se stessa. In una parola non per tutti. Dopo aver fatto il consigliere di Zona per cinque anni, mi candido in Consiglio Comunale, nella lista del Partito Democratico, a sostegno di Giuliano Pisapia Sindaco, perché non mi basta elencare le cose che non mi piacciono, ma voglio provare a cambiarle con un po’ di coraggio. Vorrei una città partecipata, governata con onestà e trasparenza, respirabile, pulita. Capace di futuro perché investe sulle sue scuole pubbliche, le ristruttura e le tiene aperte tutto il giorno, tutti i giorni, per crescere cittadini migliori, che rilancia le sue scuole civiche, per dare a tutti le stesse opportunità di istruzione, formazione e cultura. Vorrei una città a misura dei più piccoli, attenta al loro benessere e alla loro crescita, ai loro diritti di camminare, correre, giocare, al diritto di avere tutti un posto in asili nido meno costosi e di crescere in scuole materne di qualità. Una Milano con le donne protagoniste, presenti dove si decide, rispettate e libere di muoversi e di lavorare, che crea per loro servizi accessibili e diffusi, per conciliare meglio lavoro e famiglia; una città che sostenga tutte le cittadine, giovani e meno giovani, studentesse e lavoratrici, con un lavoro sicuro o precario, o  senza un lavoro, nella scelta di avere un figlio, nella cura degli anziani, nel desiderio di avere accanto a sé i figli lasciati in altri paesi. Una città che faccia sentire meno soli e ancora utili gli anziani. Una città più facile e attenta ai bisogni quotidiani dei più vulnerabili, di chi è disabile o ha bisogno di cure. Che incoraggi l’incontro e lo scambio tra le culture, a cominciare dai bambini e dalle bambine, dai ragazzi e dalle ragazze, facendoli sentire ugualmente cittadini anche se provengono da altre parti del mondo. Una città a portata delle tasche e dei desideri dei giovani, che crei opportunità di lavoro e di aggregazione per loro, che offra case dagli affitti accessibili per chi studia ancora e per chi ha appena cominciato a lavorare. Una città che rilanci con forza un progetto complessivo per la cultura, adeguato alla sua dimensione europea.

Per dare più voce a tutte queste voci mi candido in Comune, perché l’impegno politico per me significa superare le logiche individuali, ascoltare e aprire il dialogo con la società tutta, per realizzare il bene comune.

Per una città migliore  con gli stessi diritti e gli stessi doveri per tutti, dove ciascuno si possa sentire cittadino attivo.

Dove sono?

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