Alle Primarie PD del 26 febbraio io scelgo Elly Schlein

Domenica 26 febbraio si voterà per scegliere il segretario o la segretaria del Partito Democratico.

Lo si farà con primarie aperte e grazie al lavoro di tante volontarie e tanti volontari ci saranno seggi aperti distribuiti su tutto il territorio, dove si potrà  votare dalle 8 alle 20.
Queste primarie sono una grande opportunità di partecipazione che non va sprecata.

Abbiamo subìto sconfitte elettorali pesantissime, sia alle elezioni di settembre per il Parlamento, sia a quelle di febbraio per la nostra Regione e per il Lazio, che ci hanno portati a essere governati a Roma e in Lombardia dalla peggiore destra di sempre.

Ma la sconfitta democratica più grande è quella frattura enorme che si è venuta a creare tra gli elettori e la politica: l’astensione massiccia della maggioranza dell’elettorato: sono 17 milioni gli italiani che non sono andati a votare a settembre e oltre 4 milioni e mezzo i lombardi che non sono andati ai seggi a febbraio
L’astensione è stata trasversale e il centrosinistra non ne è stato immune: gran parte di chi lo aveva votato in passato si è astenuto dal farlo, e non ha trovato rappresentanza in altre forze politiche.

È necessario un rinnovamento vero e profondo nel Partito Democratico, che deve ritrovare identità e credibilità, a partire da priorità e posizioni nette e comprensibili.

Le primarie aperte sono necessarie perché in questo momento da soli non bastiamo e dobbiamo guardare a tutte le istanze progressiste che si muovono nella società, coinvolgerle, riannodando con pazienza e tenacia le reti con mondi e parti della società a noi vicine, per costruire insieme politiche condivise per il futuro.

Questo ho visto fare da Elly Schlein e non solo in queste settimane di campagna congressuale, ma sempre: cercare un ampio confronto con amministrazioni e realtà associative locali, quelle che si sono spese sui territori cercando di essere una cerniera tra la politica e la comunità, rapportarsi alla pari con le giovani generazioni per costruire insieme a loro prospettive che non li vedano più in un limbo di attese o di illusioni.

Scelgo Elly perché è appassionata, competente e libera e rappresenta quella discontinuità di cui abbiamo bisogno per rinnovare e ricostruire e perché rivendica la necessità di una leadership collettiva per il Partito Democratico, connessa con la sua comunità, capace di ascoltarla e darle voce.

Scelgo Elly Schlein perché mi convincono la sua visione a tutto tondo del futuro (qui potete leggere la sua mozione completa e qui  sul suo sito una sintesi).  
Una visione articolata che, con passione, coerenza e concretezza, mette al centro dell’agenda del Partito democratico tre sfide centrali per il futuro, che non trovano cittadinanza nei programmi della destra che ci governa, tendendole strettamente interconnesse:
– il contrasto a tutte le disuguaglianze e le discriminazioni;
– l’accompagnamento di tutta la società nella conversione ecologica;
– la lotta alla precarietà del lavoro.

Il nostro modello di sviluppo ha alimentato la crescita delle disuguaglianze e contemporaneamente ha consumato il pianeta, e condivido con Schlein la necessità che il Partito Democratico sia ambizioso e determinato nel perseguire politiche sostenibili da un punto di vista ambientale e inclusive da quello sociale, con azioni concrete e definite su tutti i fronti.

Vedo in Elly Schlein la persona giusta per tenere insieme queste sfide, che non possono essere affrontate separatamente, e per costruire insieme alle altre forze progressiste l’alternativa a questa destra che non ci rappresenta e amplifica le disuguaglianze.

Per questo domenica 26 sceglierò Elly Schlein, e vi invito a fare come me: con Elly Schlein segretaria possiamo rinnovare il Partito Democratico e iniziare davvero a ricostruire i legami di fiducia con la nostra comunità e gli elettori.

Il cambiamento dipende da noi.
#Partedanoi

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