Per la Lega in Regione i bambini nati fuori dal matrimonio sono di serie B.
novembre 30, 2022 § Lascia un commento
Per la Lega i bambini non sono tutti uguali, quelli nati fuori dal matrimonio sono di serie B.
Oggi in Lombardia 4 bambini su 10 nascono da coppie non sposate, ma questa Lega retrograda nega per loro il diritto a un sostegno al reddito, nel caso in cui i genitori, non legati da vincolo matrimoniale, decidano di separarsi.
Un’assurdità che fa il paio con l’altra proposta, per fortuna modificata, di dare un contributo alle giovani coppie solo se sposate in chiesa.
Questa mattina ho portato in commissione la proposta di aprire il bando dei sostegni anche ai genitori non sposati che si lasciano.
Ci avevo già provato, la scorsa settimana, anche in commissione Sanità dove era stato bocciato.
Bocciato anche oggi in Bilancio , dove abbiamo incassato il voto favorevole di Fratelli d’Italia, che ha voluto dare una valutazione seria alla proposta, mentre i consiglieri della Lega hanno respinto la proposta considerando di fatto i figli di ex conviventi come figli di un Dio (coppia) minore.
Da due anni sollecitavo la giunta a estendere i contributi anche alle famiglie separate dopo convivenza, per tutelare tutti i bambini.
Un risultato parziale era stato ottenuto la settimana scorsa, quando, proprio grazie al nostro emendamento con la nostra proposta di modifica della palese assurdità, la Giunta aveva sanato almeno la discriminazione tra figli nati prima o fuori dal matrimonio.
Ma resta questa disuguaglianza tra famiglie e discriminazione vergognosa che colpisce i più piccoli.
Non avevo chiesto soldi in più, per ora, ma un accesso alla pari di tutti i bambini sia che fossero figli di separati o divorziati, sia di genitori che avevano sciolto un legame di convivenza di fatto, sia di famiglie monogenitoriali.
Bocciando la proposta la Lega ha escluso a priori la possibilità per questa tipologia di genitori di potervi accedere, almeno fino alla prossima legislatura, perchè la Legge non può più essere modificata dall’aula.
Il fenomeno della povertà post separazione, di qualunque natura essa sia, è in aumento. Considerando anche il numero sempre crescente delle coppie che non scelgono il matrimonio per consolidare la loro unione e, in parallelo, l’aumento delle famiglie monogenitoriali in Lombardia, è assurdo e vergognoso che la Lega abbia scelto di perpetrare questa disparità di cui fanno le spese alla fine solo i bambini.
È inutile cercare di costringere persone che forse nemmeno lo desiderano a sposarsi in chiesa se poi si abbandonano le famiglie e i loro figli in difficoltà.
Anche per questo, e per loro, la guida della Regione Lombardia deve cambiare.
e noi ci impegneremo perché questo diventi realtà con Pierfrancesco Majorino, che lancerà la sua campagna sabato 3 dicembre al teatro dell’Elfo.

Rispondi