Nuovi indirizzi per la #Toponomastica in Comune.

marzo 17, 2017 § Lascia un commento

Nella Commissione Cultura di oggi, presente l’Assessore del Corno che ha in capo le scelte in materia di Toponomastica stradale, sono emerse proposte per un nuovo metodo di lavoro sulle intitolazioni  future  del Comune di Milano.

Nell’ottica di responsabilizzare e restituire al Consiglio Comunale la sua funzione di indirizzo e controllo, di mettere ordine e di dare alle proposte maggiore organicità,   si è proposto che sia la Commissione Cultura, attraverso una informale Commissione sull’argomento,  a sottoporre linee guida e ad avanzare una o due volte nell’arco di un anno le proposte di intitolazioni ad Assessore e Giunta.  Tra i criteri metodologi l’attenzione alla #parità di genere, perché anche nelle intitolazioni  toponomastiche ci sia il giusto riconoscimento al talento femminile, che in questo momento vede uno squilibrio enorme a favore delle intitolazioni a favore maschili, colmando questo ritardo. Su questo tema molta sensibilizzazione è stata fatta  dall’Associazione di Toponomastica Femminile, che ha lavorato con attenzione e profondità, coinvolgendo anche le scuole, e ha partecipato al censimento di tutte le strade cittadine rilevando che anche a MIlano solo il 4% delle strade è intitolato a donne.TOPONOMASTICA VIA

Il valore simbolico delle intitolazioni è di grande rilevanza nella costruzione dei riferimenti culturali e di memoria di una città,  del senso di cittadinanza,  che deve attingere ad un immaginario improntato alla parità dei genere.

Le nuove intitolazioni dovranno tenere conto della regola dei 10 anni trascorsi dalla morte, non tanto per rispondenza normativa, ma nella consapevolezza che tra storia, memoria e cronaca, ci debba essere differenza, cercando di limitare la possibilità di deroga a questa norma.

E’ importante darsi criteri per operare delle scelte, poiché le possibilità di nuove intitolazioni non sono numerose, a causa delle complicazioni che le modifiche di intestazioni  hanno sui cittadini residenti che si troverebbero a dover ratificare le modifiche di indirizzo sui documenti.

E’ quindi necessaria una mappatura dei siti geografici possibili, e pensare anche ad intitolazioni che coinvolgano altri oggetti che non siano  vie, piazze e giardini.

Andando ancora oltre sarebbe interessante promuovere azioni nelle scuole, premi e concorsi, così come la Toponomastica Femminile ha attivato in questi ultimi anni, per rendere le giovani generazioni protagoniste della costruzione del simbolico, dando valore e accogliendo anche il loro immaginario.

Le dediche possono essere estese anche ad altri luoghi della città: penso alle biblioteche, ai luoghi di spettacolo, cultura e aggregazione: teatri, CAM , a luoghi di formazione come le scuole, di proprietà civica. Le stesse scuole statali dovrebbero avere il coraggio di cambiare ciò che sembra immutabile dalla loro fondazione, poiché rispecchiano logiche obsolete di riconoscimento, avendo intitolazioni che poco c’entrano con la loro funzione. Vale ad esempio per tutti le dediche a militari e generali, che abbondavano nel secolo scorso.

Anche attraverso i nomi dei luoghi è possibile costruire conoscenza e sapere, leggere la ‘mappa’ culturale della nostra città, e raccontarne la memoria, contribuendo a costruirne l’identità.

In questa direzione si muoverà la Commissione che andremo a definire a breve.

 

 

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